venerdì 31 gennaio 2014

Il Consiglio vara i piani anti-corruzione e per la trasparenza

Il Consiglio regionale si è dotato di un piano triennale per la prevenzione della corruzione e di un piano per la trasparenza. Le delibere, approvate all’unanimità dall’Ufficio di Presidenza presieduto da Raffaele Cattaneo, rientrano in un “pacchetto” di provvedimenti sul tema del rispetto della legalità che comprende anche la nomina dei nuovi componenti dell’Osservatorio sulla legalità, organismo (l.r. n.2 del 2011) che promuove azioni orientate verso la educazione alla legalità e che esprime parere sulle iniziative che la Regione intraprende ogni anno per celebrare la Giornata dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime (21 marzo).
" Con questo pacchetto di provvedimenti il Consiglio regionale - ha affermato il Presidente Raffaele Cattaneo-  intende garantire un controllo efficace sia per quanto riguarda l'organizzazione interna, sia per il controllo delle azioni che si svolgono nel territorio lombardo, nella direzione di garantire trasparenza e impegno in materia di prevenzione della corruzione. Uno strumento importante, a tal proposito, è anche l’Osservatorio sulla legalità, che ha il compito di promuovere azioni sul piano culturale ed educativo”.
Approvato il piano triennale per la prevenzione della corruzione
Il piano stabilisce “azioni e responsabilità nell’ambito dell’attività di prevenzione dei fenomeni di corruzione”. Si propone tra l’altro di monitorare le aree di attività più esposte al rischio. Primo obiettivo è la diffusione della cultura della legalità anche con corsi di formazione finalizzati a conoscere procedure di prevenzione e i doveri derivanti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici. E’ poi prevista la figura di un responsabile per la prevenzione della corruzione con il compito di verificare la rotazione degli incarichi negli uffici “dove è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione”. Questa attività si intreccia con l’altro programma triennale approvato, relativo alla trasparenza e l’integrità del Consiglio regionale ai sensi del decreto legislativo 33/2013, la cui attuazione viene così completata. Per ogni ambito di azione amministrativa è stato individuato un responsabile che ha obblighi specifici. Tenuto conto, naturalmente che la trasparenza è un obiettivo comune per tutti i dipendenti del Consiglio.
I nuovi componenti dell’Osservatorio sulla legalità

L’Ufficio di Presidenza ha, inoltre, nominato i cinque componenti dell’Osservatorio in materia di legalità: saranno i consiglieri regionali Stefano Carugo (NCD), Riccardo De Corato (FDI), Maria Teresa Baldini (Lista Maroni), Giampietro Maccabiani (M5S) e Michele Busi (Patto Civico) che affiancheranno l’Assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione Simona Bordonali, il Professor Nando Dalla Chiesa per il mondo universitario, Giulio Maria Massa per le istituzioni scolastiche, Jole Garuti e Francesco Pisa quali rappresentanti delle associazioni che svolgono attività di educazione alla legalità. A questi nominativi si aggiungerà un rappresentante incaricato dalle organizzazioni sindacali. L’Osservatorio si compone in totale di undici membri.

giovedì 30 gennaio 2014

La IV Commissione approva il progetto di legge "Impresa Lombardia"


Milano, 30 gennaio 2014 – Si chiama “Impresa Lombardia: per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività” il progetto di legge approvato oggi in IV Commissione, Attività produttive.
Il dispositivo modifica la legge regionale 1/2007 (Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia) e prevede una serie di strumenti a sostegno del tessuto produttivo lombardo tra cui l’accordo di competitività, la riduzione di alcune imposte, l’accesso al credito, diverse agevolazioni e semplificazioni, l’introduzione sperimentale della moneta complementare.
A favore del pdl tutti i gruppi (NCD, Lega Nord, Forza Italia, Maroni Presidente, Fratelli d’Italia, Movimento Cinque Stelle) ad eccezione del Pd che non ha partecipato al voto (approvando però il primo articolo del provvedimento che contiene l’impianto generale e in polemica sulla moneta complementare) e del Patto civico che si è astenuto.


Finalmente è l’ente pubblico a mettersi a disposizione delle imprese e non viceversa – ha commentato il relatore del pdl, il Vicepresidente di Commissione, Carlo Malvezzi (NCD) – Con questi strumenti riconosciamo chi lavora come soggetto che costruisce un bene comune e introduciamo misure innovative, uniche in Italia. L’accordo di competitività crea migliori condizioni per chi vuole insediarsi o rimanere sul territorio lombardo e sostituisce tutti i procedimenti amministrativi prima necessari. La comunicazione unica regionale autocertifica il possesso di tutti i documenti necessari all’avvio d’impresa, mentre l’istituzione del fasciscolo elettronico presso le Camera di Commercio introduce sistemi di controllo snelli e innovativi. Importanti le misure per migliorare e riorganizzare l’accesso al credito”.


Un progetto vitale, concreto e rivoluzionario – ha detto il Presidente di Commissione, Angelo CioccaIn queste ore si è parlato solo di moneta completare, ma oltre a questo il provvedimento valorizza i brevetti lombardi nella speranza che sia la stessa Regione a farli propri, valorizza la produzione locale e tipica, incentiva il riutilizzo delle aree produttive, semplifica a zero la burocrazia con la creazione di un fascicolo elettronico consultabile da Arpa, Asl, Vigili del fuoco e altri enti preposti senza far perdere giornate di lavoro agli imprenditori. Uno strumento concreto e arrivato in tempi rapidi, in linea con il modo di lavorare del Presidente Maroni”.


Con queste misure vogliamo fermare la delocalizzazione soprattutto nel comparto manifatturiero, creando condizioni di attrattività – ha detto il Consigliere Segretario, Enrico Brambilla (PD) – e mantenendo l’esistente. Gli accordi di competitività possono mettere in campo azioni utili, mentre è necessario intervenire sulla leva fiscale. Importante l’accoglimento del nostro emendamento che destina agli incentivi per le imprese una parte dei fondi derivanti dalla lotta all’evasione. Quanto alla nostra perplessità sulla moneta complementare, lo strumento può essere utile in circuiti limitati, ma non va letta in chiave anti-euro”.

Portiamo in Aula una legge che è il frutto di un lavoro coordinato e collettivo di tutta la Commissione – ha commentato il Consigliere Daniela Maroni (Maroni Presidente) – E’ uno strumento pratico e concreto che rappresenta un sospiro di sollievo per le nostre aziende”.

Uno degli aspetti rilevanti di questo progetto di legge – ha aggiunto Dario Violi (M5S) – è la possibilità di coordinamento degli enti di controllo che evita inutili perdite di tempo alle imprese. Abbiamo chiesto e ottenuto di sostenere l’internazionalizzazione delle nostre aziende in un’ottica complessiva di sostenibilità per il nostro territorio. Lo strumento della moneta completare è studiato dal nostro Movimento da anni e può essere sicuramente utile”.

Una caratteristica importante del provvedimento di legge – ha detto Michele Busi (Patto civico) – è rappresentato dalla molteplicità degli strumenti messi a disposizione delle imprese. La vera priorità è farle ripartire”. strumenti ripartire vera priorità”.

Questo provvedimento è sicuramente utile e innovativo e condivido quanto detto dai colleghi – ha sottolineato Claudio Pedrazzini (Forza Italia) – La Lombardia si conferma all’avanguardia: il problema non sta, però, nella nostra Regione, il problema sta nel Governo che deve alleggerire la leva fiscale. Ringraziamo anche il Presidente Maroni che ha accolto il nostro suggerimento per la convocazione degli Stati generali del lavoro”.

Tra i punti forti di questo lavoro c’è il concetto più volte rimarcato di “burocrazia zero”, oggetto peraltro di una mozione in Consiglio regionale approvata all’unanimità di cui sono stato primo firmatario con la presidente della Commissione speciale per i Rapporti con la Confederazione Elvetica, Francesca Brianza. Un argomento sensibile quello della semplificazione burocratica lungo la fascia di confine”, ha concluso il consigliere Francesco Dotti (Fratelli d’Italia).

PRINCIPALI NOVITA’ DEL PDL 111:

·         ACCORDI PER LA COMPETITIVITA’: attivazione sperimentale di zone a burocrazia zero

·         CREDITO D’IMPOSTA: riduzione Irap fino al 25% per le nuove imprese

·         ACCESSO AL CREDITO: riorganizzazione del sistema Confidi e sperimentazione della  moneta complementare

·         COMUNICAZIONE UNICA REGIONALE: sostituirà tutti gli atti amministrativi

·         RAZIONALIZZAZIONE DEI SUAP: gestione associata e interazione con Camere Commercio

·         FASCICOLO ELETTRONICO: depositato presso le Camera di Commercio, dovrà essere consultato dalle Amministrazioni, anche quelle preposte ai controlli, senza passare dalle aziende
 
·         FASCICOLO ELETTRONICO: depositato presso le Camera di Commercio, dovrà essere consultato dalle

·         CONFERENZA SERVIZI TELEMATICA: La valutazione degli interessi pubblici complessi connessi al rilascio di autorizzazioni e permessi avviene in sede di conferenza di servizi, da espletarsi in una sola seduta e in via telematica con introduzione del silenzio assenso

·         SISTEMA INTEGRATO DI CONTROLI: Le verifiche presso le aziende non possono avvenire se non dopo aver esperito l’esame dei documenti nel Fascicolo elettronico. Si riconosce pieno valore legale alle certificazioni rilasciate dagli enti di certificazione

Per la prima fase è previsto un impegno di 20 milioni di euro.
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lunedì 27 gennaio 2014

Giorno della memoria, il Consiglio regionale tiene viva la memoria

Il Consiglio regionale ha celebrato oggi il Giorno della Memoria, ricordando le vittime dell’Olocausto e la Shoah. 



Il presidente Cattaneo con Enrico Bertè (alla sua sinistra) e
Armando Forno, presidente dell'Associazione che ricorda la figura
di don Eugenio Bussa. Con loro molti consiglieri regionali


Nel corso della cerimonia, che si è svolta questa mattina al Piano della Memoria di Palazzo Pirelli (26° piano), il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e l’Ufficio di Presidenza hanno ricordato la figura e l’opera di due lombardi che si sono contraddistinti per avere rifiutato di collaborare con i nazisti e avere salvato la vita di molti ebrei. Si tratta di Enrico Bertè e di don Eugenio Bussa, al quale è oggi dedicata l’omonima  Associazione presieduta da  Armando Forno, che ha ritirato il premio. 
Oggi attribuiamo un riconoscimento a chi, pur nella violenza inaudita e nella devastazione morale della persecuzione, ha dimostrato coraggio e eroismo, dando un segno di forza e di resistenza in quei giorni così oscuri –ha affermato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo-. Bisogna fare memoria di quello che è accaduto per evitare che fatti così atroci possano ripetersi: l’anticorpo per evitare rigurgiti di intolleranza e di negazionismo è l’ascolto, direttamente dalla viva voce di coloro che hanno vissuto quelle atrocità, di parole così vere, così toccanti, rivolte a tutti noi e, in particolare, ai giovani”.
I componenti dell'Ufficio di Presidenza con Armando Forno

Don Eugenio Bussa, nato nel 1904 a Milano, fu nominato prete nel 1928 dal Cardinale Tosi. Nel febbraio del 1943 aprì a Serina, nella bergamasca, una colonia montana di sfollamento per i bambini del quartiere Isola di Milano che era stato pesantemente distrutto dai bombardamenti. Nella colonia trovarono rifugio anche alcuni bambini ebrei. Don Eugenio Bussa li tenne sotto falso nome, esonerandoli anche dall’apprendimento della religione cattolica. Per evitare che i bambini ebrei potessero finire nelle mani dei nazisti arrivò anche a falsificare i loro documenti. Alla fine del conflitto,  riconsegnò alla Comunità ebraica di Milano i bambini, integri nella loro fede d’Israele, come gli fu poi pubblicamente riconosciuto. Nel 1990 a don Eugenio Bussa è stato attribuito il riconoscimento di “Giusto fra le Nazioni”.Il 22 ottobre del 1992 in Israele, nella località di Yatir, nei pressi della Cisgiordania, è stata inaugurata la foresta intitolata a don Eugenio Bussa. A lui è dedicato oggi il cavalcavia che collega via Maurizio Quadrio a via Pietro Borsieri, due strade del quartiere Isola.



La consegna della pergamena ad Enrico Berté



Enrico Berté, nato a Milano nel 1924 e varesino di adozione, risiede a Malnate. Architetto e poeta, ha vinto numerosi premi letterari. Soldato dell'esercito italiano, la sera dell’8 settembre 1943 Bertè fu fatto prigioniero dai nazisti a Bressanone. Rinchiuso in cella per tre giorni, fu poi deportato prima a Mannheim e poi Schandelah perché si rifiutò di collaborare con i nazisti e di aderire alla Repubblica di Salò. Persona di grande valore umano ed etico, amato e rispettato da tutti, a 90 anni è ancora attivo nelle scuole e fra i giovani: prima di concludere i suoi incontri invita gli studenti a non dimenticare, a raccogliere il testimone e diventare essi stessi ”sentinelle della Memoria”. A Bertè sono state conferite molte onorificenze, tra cui quella di Volontario della libertà e di Cavaliere della Repubblica, oltre alla Medaglia d’Onore della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Oggi temo in particolare il negazionismo –ha detto ai presenti l’architetto Bertè- ed è per questo che continuo ad andare nelle scuole per rivolgere a tutti l’invito a non dimenticare: confido nelle nuove generazioni perché certi crimini non si ripetano mai più e nutro forte speranza nella bontà dell’uomo”.



Alla cerimonia hanno partecipato numerosi Consiglieri regionali, tra i quali la Vice Presidente Sara Valmaggi e i Consiglieri Segretari Daniela Maroni e Eugenio Casalino. Erano presenti gli alunni della classe 2°A di grafica dell’Istituto Tecnico Industriale “Don Bosco” di Milano e agli studenti delle classi 2°A e 4°B del Liceo d’Arte di Cantù. Tra il pubblico anche la professoressa Patrizia Bianchi promotrice dello spettacolo “Il dono del padre”, un musical ispirato al film “La vita è bella” e alla storia di Enrico Bertè, che sarà in scena giovedì 30 gennaio alle ore 20.30 al teatro Apollonio di Varese: lo spettacolo, ricordato dal Presidente Cattaneo, è stato realizzato dai bambini e dai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di Malnate e Sumirago, delle scuole dell’infanzia di Malnate e Brenta e della scuola di Musical di Malnate.

Palazzo Pirelli aperto, oltre 2000 cittadini accorsi per mostra e Belvedere

Uno dei tanti scorci regalati dal Belvedere Jannacci
“Gli oltre 2 mila cittadini che ieri hanno visitato il Pirelli, godendo grazie alla bellissima giornata ventosa di uno splendida visita panoramica dal Belvedere del 31esimo piano, sono la straordinaria dimostrazione che il Palazzo del Consiglio regionale deve definitivamente aprire le sue porte ai cittadini per diventare la casa di tutti i lombardi”.

Cosi  il Vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) commenta i dati sull’affluenza dei visitatori al Pirellone nella giornata di apertura domenicale del Palazzo che ha registrato l’affluenza di oltre 2 mila persone provenienti non solo da Milano e Provincia ma anche di altre zone della Lombardia.

I cittadini in coda per entrare a Palazzo Pirelli

Stiamo lavorando – aggiunge Cecchetti – per individuare un percorso organizzativo e regolamentare che ci permetterà di aprire definitivamente il Pirelli al pubblico. L’obiettivo è un Palazzo vivo, che si apra a tutta la società lombarda, quindi porte spalancate ad associazioni culturali o del terzo settore, a soggetti privati per  convegni, conferenze, eventi legati al mondo del sociale, nonché  concerti, spettacoli e premiazioni. Dobbiamo riuscire anche a trasformare Palazzo Pirelli anche in una sede per mostre permanenti e itineranti legate al mondo del design, un comparto del made in Italy e, adesso con Expo, un punto di riferimento per le nostre eccellenze dell’agroalimentare ”

venerdì 24 gennaio 2014

Riforma del regionalismo, Presidente Cattaneo: "Non giochiamo in difesa"

“Elaborare in tempi brevi un’iniziativa politico-istituzionale” per evitare di “assistere inermi ed impotenti ad una deriva che potrebbe mettere in discussione l'esistenza stessa della dimensione regionale”. E’ quanto sottolinea in una lettera indirizzata al Presidente Eros Brega, Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo.

“Nel Paese e nell'opinione pubblica – prosegue Cattaneo – sta crescendo la richiesta di una profonda riforma delle Regioni e delle Autonomie locali, fino ad invocarne da più parti la soppressione. Le proposte che stanno emergendo in sede politica nazionale, sembrano andare tutte nella direzione di una consistente ricentralizzazione dei poteri e delle funzioni, riducendo competenze, ruolo e significato delle Regioni e dell'esperienza regionalista nel suo complesso”. Per questo motivo, Cattaneo è convinto che “insieme alla necessaria autoriforma che ciascuno di noi ha già avviato al proprio interno, sia necessaria una forte proposta di riforma del regionalismo che venga proprio dai Consigli regionali italiani”.
Temi su cui incentrare “una proposta qualificata” riguardano il “Senato delle Regioni; la Riforma del Titolo V della Costituzione e la relativa ridefinizione delle competenze e un’ipotesi di revisione degli assetti attuali di Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni che ne riduca numero e costi e ne conservi l'insopprimibile funzione”. Il Consiglio regionale della Lombardia ha già calendarizzato, su iniziativa del Presidente Cattaneo, una seduta tematica il prossimo 25 febbraio dedicata al tema delle riforme, con l'obiettivo di approvare atti di indirizzo politico o una proposta legislativa. Nella lettera Cattaneo ribadisce, infine, “la necessità di non giocare solo in difesa su questi temi” invitando il Coordinatore Brega a inserire nell’ordine del giorno della prossima Conferenza “un punto specifico di discussione su come prendere idonee iniziative”.

Giorno della memoria, lunedì il Consiglio ricorda la Shoah

Lunedì 27 gennaio il Consiglio regionale celebrerà il Giorno della Memoria, la giornata con la quale si ricordano le vittime dell’Olocausto e la Shoah. 

Nel corso della cerimonia, che si svolgerà alle ore 12 al Piano della Memoria del Palazzo Pirelli (26° piano) il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e l’Ufficio di Presidenza ricorderanno la figura e l’opera di due lombardi che si sono contraddistinti per avere rifiutato di collaborare con i nazisti e avere salvato la vita di molti ebrei. Si tratta di Enrico Bertè e di don Eugenio Bussa, al quale è oggi dedicata l’omonima Associazione presieduta da  Armando Forno.
A Enrico Bertè e ad Armando Forno (in memoria di Eugenio Bussa) verranno consegnati due riconoscimenti per sottolineare il valore dei loro gesti.

giovedì 23 gennaio 2014

Grande Guerra, via libera in Commissione Cultura

Via libera a maggioranza dalla Commissione consiliare Cultura, presieduta da Luca Ferrazzi (Maroni Presidente), al progetto  di legge per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale in Lombardia, in occasione del centenario. Hanno votato a favore FI, NCD, Lega Nord, Maroni Presidente, Fratelli d’Italia; astenuti PD, M5S, Patto civico non del tutto soddisfatti della norma finanziaria.
Il progetto di legge approvato oggi, frutto dell’abbinamento di testi presentati rispettivamente da PD, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Lista Maroni, interviene a modificare la legge regionale 14 novembre 2008 n. 28 “ Promozione e valorizzazione del patrimonio storico della Prima guerra mondiale in Lombardia”, focalizzando l’attenzione e le iniziative per il centenario che prenderanno il via il prossimo mese di agosto.





Sono molto soddisfatto della conclusione dell’iter in Commissione del provvedimento.- ha dichiarato il Presidente Ferrazzi, che è anche relatore delle legge –. Un lavoro frutto della grande collaborazione di tutti i gruppi consiliari che però non ha ottenuto l’unanimità per una non corretta valutazione della norma finanziaria. Oltre infatti, agli stanziamenti messi a disposizione di regione Lombardia, le celebrazione del centenario potranno attingere ai fondi contenuti nel Patto di stabilità e che ammontano a oltre 14 milioni di euro” .
Con un emendamento presentato dall’assessore Cristina Cappellini la norma finanziaria, che comunque dovrà essere approvata dalla Commissione consiliare Programmazione e bilancio, prevede uno stanziamento di 150mila euro per il 2014 e di 200mila euro per il 2015.
Troppo pochi a fronte della lunga serie di iniziative previste nel progetto di legge – ha commentato il consigliere Fabio Pizzul, PD -. Auspichiamo che nei prossimi giorni e comunque prima dell’approvazione definitiva vengano riconsiderate le risorse necessario per una  seria valorizzazione del patrimonio
Dello stesso avviso anche Andrea Fiasconaro (M5S) il quale ha anche lamentato la mancata approvazione di alcuni emendamenti presentati dal suo gruppo. 
Le novità più sostanziali del provvedimento riguardano l’attività didattica, più sostenuta nelle scuole e nelle università, con iniziative culturali anche sovraregionali, che coinvolgeranno le province e le regioni  interessate dagli eventi del ’15 e ’18.
Inoltre il Comitato scientifico, previsto dalla legge vigente, sarà potenziato e con funzioni propositive, composto anche da rappresentanti di enti storici e privati, dal Club Alpino e dalle Associazioni d’Arma.
Il testo sarà esaminato dall’Assemblea nella seduta di martedì 18 febbraio.