Milano, 30 gennaio
2014 – Si chiama
“Impresa Lombardia: per la libertà d’impresa,
il lavoro e la competitività” il progetto di legge approvato oggi in IV
Commissione, Attività produttive.
Il
dispositivo modifica
la legge regionale 1/2007 (Strumenti di competitività per le imprese e per il
territorio della Lombardia) e prevede
una serie di strumenti a sostegno del tessuto produttivo lombardo tra cui l’accordo
di competitività, la riduzione di alcune imposte, l’accesso al credito, diverse
agevolazioni e semplificazioni, l’introduzione sperimentale della moneta
complementare.
A favore del
pdl tutti i gruppi (NCD, Lega Nord, Forza Italia, Maroni Presidente, Fratelli d’Italia,
Movimento Cinque Stelle) ad eccezione del Pd che non ha partecipato al voto
(approvando però il primo articolo del provvedimento che contiene l’impianto
generale e in polemica sulla moneta complementare) e del Patto civico che si è
astenuto.
“Finalmente è l’ente pubblico a mettersi a
disposizione delle imprese e non viceversa – ha commentato il relatore del pdl,
il Vicepresidente di Commissione, Carlo
Malvezzi (NCD) – Con questi strumenti
riconosciamo chi lavora come soggetto che costruisce un bene comune e
introduciamo misure innovative, uniche in Italia. L’accordo di competitività
crea migliori condizioni per chi vuole insediarsi o rimanere sul territorio
lombardo e sostituisce tutti i procedimenti amministrativi prima necessari. La
comunicazione unica regionale autocertifica il possesso di tutti i documenti
necessari all’avvio d’impresa, mentre l’istituzione del fasciscolo elettronico
presso le Camera di Commercio introduce sistemi di controllo snelli e
innovativi. Importanti le misure per migliorare e riorganizzare l’accesso al
credito”.
“Un progetto vitale, concreto e
rivoluzionario – ha detto il Presidente di Commissione, Angelo Ciocca – In queste ore si è parlato solo di moneta completare, ma oltre a questo
il provvedimento valorizza i brevetti lombardi nella speranza che sia la stessa
Regione a farli propri, valorizza la produzione locale e tipica, incentiva il
riutilizzo delle aree produttive, semplifica a zero la burocrazia con la
creazione di un fascicolo elettronico consultabile da Arpa, Asl, Vigili del
fuoco e altri enti preposti senza far perdere giornate di lavoro agli
imprenditori. Uno strumento concreto e arrivato in tempi rapidi, in linea con
il modo di lavorare del Presidente Maroni”.
“Con queste misure vogliamo fermare la
delocalizzazione soprattutto nel comparto manifatturiero, creando condizioni di
attrattività – ha detto il Consigliere Segretario, Enrico Brambilla (PD) – e mantenendo
l’esistente. Gli accordi di competitività possono mettere in campo azioni
utili, mentre è necessario intervenire sulla leva fiscale. Importante l’accoglimento
del nostro emendamento che destina agli incentivi per le imprese una parte dei
fondi derivanti dalla lotta all’evasione. Quanto alla nostra perplessità sulla
moneta complementare, lo strumento può essere utile in circuiti limitati, ma
non va letta in chiave anti-euro”.
“Portiamo in Aula una legge che è il frutto
di un lavoro coordinato e collettivo di tutta la Commissione – ha commentato
il Consigliere Daniela Maroni
(Maroni Presidente) – E’ uno strumento
pratico e concreto che rappresenta un sospiro di sollievo per le nostre aziende”.
“Uno degli aspetti rilevanti di questo
progetto di legge – ha aggiunto Dario
Violi (M5S) – è la possibilità di
coordinamento degli enti di controllo che evita inutili perdite di tempo alle
imprese. Abbiamo chiesto e ottenuto di sostenere l’internazionalizzazione delle
nostre aziende in un’ottica complessiva di sostenibilità per il nostro
territorio. Lo strumento della moneta completare è studiato dal nostro
Movimento da anni e può essere sicuramente utile”.
“Una caratteristica importante del
provvedimento di legge – ha detto Michele
Busi (Patto civico) – è rappresentato
dalla molteplicità degli strumenti messi a disposizione delle imprese. La vera
priorità è farle ripartire”. strumenti ripartire vera priorità”.
“Questo provvedimento è sicuramente utile e
innovativo e condivido quanto detto dai colleghi – ha sottolineato Claudio Pedrazzini (Forza Italia) – La Lombardia si conferma all’avanguardia:
il problema non sta, però, nella nostra Regione, il problema sta nel Governo
che deve alleggerire la leva fiscale. Ringraziamo anche il Presidente Maroni
che ha accolto il nostro suggerimento per la convocazione degli Stati generali
del lavoro”.
“Tra i punti forti di questo lavoro c’è il
concetto più volte rimarcato di “burocrazia zero”, oggetto peraltro di una
mozione in Consiglio regionale approvata all’unanimità di cui sono stato primo
firmatario con la presidente della Commissione speciale per i Rapporti con la
Confederazione Elvetica, Francesca Brianza. Un argomento sensibile quello della
semplificazione burocratica lungo la fascia di confine”, ha concluso il
consigliere Francesco Dotti (Fratelli
d’Italia).
PRINCIPALI NOVITA’
DEL PDL 111:
·
ACCORDI PER LA
COMPETITIVITA’:
attivazione sperimentale di zone a burocrazia zero
·
CREDITO D’IMPOSTA: riduzione Irap fino
al 25% per le nuove imprese
·
ACCESSO AL CREDITO: riorganizzazione del
sistema Confidi e sperimentazione della
moneta complementare
·
COMUNICAZIONE UNICA
REGIONALE: sostituirà
tutti gli atti amministrativi
·
RAZIONALIZZAZIONE DEI
SUAP:
gestione associata e interazione con Camere Commercio
·
FASCICOLO
ELETTRONICO:
depositato presso le Camera di Commercio, dovrà essere consultato dalle Amministrazioni,
anche quelle preposte ai controlli, senza passare dalle aziende
·
FASCICOLO
ELETTRONICO:
depositato presso le Camera di Commercio, dovrà essere consultato dalle
·
CONFERENZA SERVIZI
TELEMATICA:
La valutazione degli interessi pubblici
complessi connessi al rilascio di autorizzazioni e permessi avviene in sede di
conferenza di servizi, da espletarsi in una sola seduta e in via telematica con introduzione del
silenzio assenso
·
SISTEMA INTEGRATO DI
CONTROLI:
Le verifiche presso le aziende non possono avvenire
se non dopo aver esperito l’esame dei
documenti nel Fascicolo elettronico. Si riconosce pieno valore legale alle
certificazioni rilasciate dagli enti di certificazione
Per
la prima fase è previsto un impegno di 20 milioni di euro.
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